sabato 22 ottobre 2011

- il lievito è lievitato!

Stamani ore 8.59 Enrico era al freddo ad aspettare Marco, il socio era in casa a giocare con Lorenzino... ritardo più che giustificato! 1-1 palla al centro XD

Per prima cosa abbiamo pulito il laboratorio e sanitizzato tutta l'attrezzatura, quindi abbiamo iniziato il travaso:


Questa cotta ha prodotto molto lievito, dai circa 23 litri iniziali (OG 1040) siamo arrivati oggi ad un netto inferiore ai 20 litri con una densità a 1015. E' davvero lievitato il lievito, vedere per credere!!


A metà della prossima settimana valuteremo se fare un travaso intermedio oppure aspettare, in tutta tranquillità, il travaso prima dell'imbottigliamento.

Ovviamente non potevamo esimerci dall'assaggio... ci siamo stupiti! E' vero che ogni scarrafone è bello a mamma soja, ma questa volta l'è venuta bona bona :-P
Ad una settimana dall'inizio produzione non è assolutamente possibile dare un giudizio non distorto, ma le sensazioni sono molto positive.

Nota tecnica: Odino ha lavorato in maniera egregia!


EM

domenica 16 ottobre 2011

- nelle mani di Odino!

Here we are! Ieri per ben 9 tutte filate ci siamo rinchiusi nel nuovo laboratorio... quando siamo usciti verso le 17.30 per buttare nell'umido le trebbie il sole ci è sembrato picchiare come Tyson! Ma partiamo dall'inizio...

Ore 8.55 Enrico (io) apre gli occhi ed in tutta furia si veste, lava il viso, fa colazione, si lava i denti (più o meno in quest'ordine) prende il setaccio, meticolosamente pulito la sera prima con la spazzola di ferro e la varechina, gli ingredienti, s'infila in tasca la fiala di lievito, corre in garage a prendere il secondo fornello e scatta da Marco.

Ore 9.00 Marco è già in laboratorio a spazzare e rendere l'ambiente adatto alla produzione, con gli occhi ancora mezzi abbottonati, ma ligio al dovere e soprattutto puntualissimo... l'animo da giovane marmotta non lo abbandona un attimo!

Ore 9.13 Enrico è già da Marco (sono circa 300 metri), fa concorrenza a Flash Gordon, scarica e dà il buongiorno al socio che lo fulmina con lo sguardo, ma per pronta risposta Enrico lo rassicura: "vai tranquillo Marchino, per le due (ore 14 ndr) s'è bell'e finito!"

Assieme si dedicano alla sistemazione del laboratorio, fanno un test per vedere se con tutta l'attrezzatura accesa scatta il salvavita e via verso l'infinito ed oltre!

Ore 11 viene messa a scaldare la prima pentola d'acqua per l'ammostamento, arrivati a temperatura aggiungono le trebbie per la preparazione del mosto, impastano bene il tutto e termometro alla mano fanno salire gradualmente la temperatura. Questo è il mashing o per dirla alla noialtri è la fase di ammostamento.

Ore 11.20 inizia la proteolisi cioè quella fase del mashing durante la quale le proteine contenute nel malto vengono trasformate in sostanze più semplici attraverso l'azione dei vari enzimi. La "riduzione" delle proteine è essenziale per una buona nutrizione del lievito.

Ore 11.40 eccoci alla saccarificazione, cioè la trasformazione degli amidi in zuccheri. E qui avviene la prima litigata tra Marco ed il termometro (finirà a schifìo!!) pluf! Il termometro fa il sub e s'immerge nel mosto!!! E ora?! Daje de tacco, daje de punta, ma soprattutto di mestolo il buon Enrico riesce a far riemergere e rianimare il piccolo e tenero misuratore di temperatura.

Ore 12.25 si pastorizza per eliminare eventuali microrganismi presenti nel mosto e ogni tanto viene assaggiato qualche chicco d'orzo per sentire a che punto siamo con l'estrazione degli zuccheri.

Ore 12.45 primo controllo con la tintura di iodio, serve a capire se tutti gli amidi si sono trasformati in zuccheri, ritenta sarai più fortunato. Ecco però che un piccolo folletto ci viene a fare visita! Lorenzino accompagnato dalla mamma Marzia viene a vedere cosa fa il babbo "Macco" ed il suo matto socio "Eico", che gioia quel mimmo!!!

Ore 12.55 nuovo controllo, ci siamo quasi, ma per scrupolo meglio continuare ancora.

Ore 13.15 il controllo dà esito positivo, si può passare al mash out, questa assicura la disattivazione dell'amilasi e la conversione delle destrine in zuccheri; inoltre rende il mosto meno viscoso facilitandone la filtrazione.

Ore 13.30 (circa) il mosto viene filtrato e le trebbie lavate con acqua precedentemente riscaldata con il secondo fornello.

Primo scoglio: usando fornelli elettrici a piastra per portare ad ebollizione ci abbiamo messo una vita! Nel mentre Marco è andato a comprare due kebab e due birre della concorrenza industriale, Enrico è rimasto a meditare inebriato dai fumi del mosto fumante... (scusate la ridondanza, ma questa è libertà poetica XD )

Ore 14.35 si decide di passare alla luppolatura nonostante la temperatura non sia ancora a 100°C, le prime due varietà di luppolo vengono aggiunge al mosto. I panini vengono sbranati dalle due fameliche bocche e le birre trangugiate con le ovvie disquisizione sulla qualità standardizzata delle industriali.
Saranno i "birini" bevuti e/o le vampate del mosto, ma Marco dà il colpo di grazia al suo nemico... uccide il termometro con la scusa che gli è scivolato di mano. Il piccino va in mille pezzi ed Enrico col cuore infranto saluta il suo amico di tante belle venture, con lui aveva fatto il biodiesel, tanti saponi e ovviamente le sue prime birre. Non ti scorderemo mai!! :°°°(

Ore 15.40 seconda fase delle luppolatura con l'aggiunta del gruit, una scelta di erbe (accuratamente selezionata dai nostri birrai preferiti) per amaricare e aromatizzare la deliziosa bimba.

Ore 15.55 ci siamo! Secondo filtraggio per la separazione del luppolo e del gruit.

Ore 16.05 ecco il secondo scoglio... i du' grulli devono far raffreddare velocemente il mosto bollente. Dopo qualche travaso, il tino viene messo dentro la pancia di Odino, ma la condensa è troppa e l'ambiente chiuso non facilita il raffreddamento. Viene preso del ghiaccio portatile e ficcato dentro, la temperatura scende ora a 50°C, ma non basta. Dopo una consultazione si decide di lasciare raffreddare ulteriormente a temperatura ambiente, non è un gesto che segue precisamente la letteratura birraia, ma o così o pomì!

I ragazzi puliscono il laboratorio e tutta l'attrezzatura (Enrico è molto pignolo!) e con tutta sorpresa vengono baciati dai raggi di un caldo solicino autunnale.

Ad inizio nottata, in piena movida fiorentina, Enrico riceve una chat sul suo cellulare:

ore 0.13 MR: Ue... 27! Andiamo? (Marco deve inoculare il lievito nel mosto)
ore 0.25 EM: Ottimo! Vai libero
ore 0.30 MR: Ok... cerco di avere la tua grazia, ma non sarà facile (Enrico è un famoso "sussurratore", colui che parla al mosto!)
ore 0.48 EM: Ahahah!
ore 1.06 MR: Tutto fatto... adesso siamo nelle mani di Odino
ore 1.08 EM: O via! Ci hai parlato? Gliel'hai data la buonanotte? Se le vuoi bene lei ti ricompensa! (Qualcuno chiami la Neuro!)

Inizia una consultazione sui valori minimi e massimi da impostare, si decide per mantenere la fermentazione a una temperatura che oscilli tra i 21°C e i 23°C.

ore 1.14 MR: Ok range impostato. La temperatura sta scendendo bene, siamo già a 26°C. Rimarrei qui ore a guardarla! (Confermo! Chiamate la Neuro!!!!!!!!!)
ore 1.15 EM: Aspettami! Arrivo anche io :-)
ore 1.17 MR: Ti ho mandato una foto, adesso!

ore 1.19 EM: Bellissima! La nostra bimba... via stacco che la Mati s'arrabbia!

Gli amici si salutano.

ore 7.40 MR: In questo momento temperatura a 22.5°C; Odino stanotte ha attaccato/staccato sia brewbelt che il frigo. Per ora sembra procedere bene.
ore 7.42 MR: Nota positiva: i valori della sonda sembrano essere coerenti con quelli del termometro adesivo.

ore 10.06 EM: Mitico! Posso fare un salto 5 minuti dalla bimba?
ore 10.09 MR: Puoi venire adesso
ore 10.11 EM: Ma sta già cantando? (tradotto: "ha iniziato a gorgogliare, è partita la fermentazione?")
ore 10.13 MR: Non ancora
ore 10.14 EM: Dovrebbe iniziare oggi alle 17 circa e partire col vulcano! Faccio colazione e arrivo... il tempo di un caffè tranquillo e sono da te

Ore 14.30 la fermentazione è partita ^_^ le celluline iniziano a flocculare!!

E questo è quanto... a presto, guys and dolls!


EM

venerdì 14 ottobre 2011

per la felicità de' coniglioli!

Ovvia... ci siamo quasi! Oggi il corriere ci ha portato gli ingredienti per iniziare la cotta. Prelibato nettare da sorseggiare con vezzo riflessivo! Non vedo l'ora ^_^

Come che c'entrano i conigli con la birra?! Gli ingredienti base per la preparazione della bionda sono orzo, avena, frumento, riso... pare davvero mangiare per le bestie da cortile. Ma come son belle le gumelle?

Abbiamo tutto e soprattutto grazie al preziosissimo aiuto di Giuseppe domani possiamo partire con la produzione All Grain... se non ci avesse costruito il sostegno il nostro povero fornello sarebbe schiantato di lì a poco!

Cosa andiamo a produrre domani? Una gustosissima Belgian White o più romanticamente una Blanche! E' l'affascinante cugina della celeberrima WeissBier, una Witbier ad alta fermentazione originaria dei Paesi Bassi. Deve il suo nome al lievito e le sue proteine che le donano, quando fresca, un gentilissimo colore bianco... una candida sposa per le nostre labbra!
E' una discendente di quelle birre medievali che venivano fatte non utilizzando luppolo, ma il "gruit" ovvero una miscela di spezie e altre erbe amaricanti, principalmente il coriandolo e arancia amara. Ha una luppolatura leggera, ma un sapore amaro per la presenza di acido lattico. Ho già l'acquolina!

Resistere a questa signora sarà veramente difficile... dovremo allucchettare la cantina e dare la chiave a qualche fiduciario, altrimenti ce le finiamo tutte prima della giusta maturazione. XD

Stay tuned e se bevi non metterti MAI alla guida! A proposito vai su www.omicidiostradale.it e firma la proposta di legge.


EM

L'allestimento continua

Anche ieri sera ci siamo dedicati alla nostra nuova sistemazione.
Abbiamo coinvolto nel progetto anche mio babbo, Giuseppe, che forse tra tutti è il più smanettone (e lo è da una vita). Gli abbiamo chiesto aiuto per costruirci una struttura sulla quale adagiare le nostre pentole senza farle poggiare direttamente sul fornello a piastra che potrebbe non reggere l'eccessivo peso. Giuseppe, lavorando come sempre a tempo di record, ci ha già fornito una soluzione funzionante che domani utilizzeremo per la produzione della nostra cotta.

Saluti.
- M.R. -

giovedì 13 ottobre 2011

Iniziamo l'allestimento della nuova sede

Abbiamo iniziato questo pomeriggio l'allestimento della nostra nuova sede portandovi tutto il nostro materiale che era, fino ad oggi, sparso un po' qua un po' là nelle nostre case. Ci siamo inoltre procurati 2 pentole da 30 litri ed un fornello a piastra per la preparazione del mosto. Il nostro primo mini-birrificio (parecchio) artigianale sta prendendo, piano piano, forma.
Presto posteremo alcune foto... e ricordiamo che sabato si produce!

- M.R. -

lunedì 10 ottobre 2011

Dopo un po' di pausa...

Ciao,

dopo un po' di pausa estiva, torniamo alla routine e ci rimettiamo in moto.
Qualche giorni fa abbiamo traslocato ODINO dalla soffitta di Enrico al suo garage... ma dopo una attenta riflessione abbiamo deciso di allestire tutta la nostra attrezzatura in un ambiente più spazioso ed accogliente che ci permetterà di iniziare la produzione il prossimo sabato in tutta comodità!
A prestissimo con altri post e foto.

Un saluto,
M - E

mercoledì 17 agosto 2011

- Cena di fine test

Ieri sera, accompagnata da una buona pizza e dalle consorti, abbiamo assaggiato "ufficialmente" la nostra birra.

Il prodotto non è male, ma sicuramente i problemucci avuti in fase sperimentale hanno inciso sulla qualità finale. Il primo passo è stato comunque fatto e per la prossima cotta contiamo di usare ingredienti migliori, sfruttando Odino senza malfunzionamenti.


lunedì 15 agosto 2011

- Grazie a tutti per il sostegno ricevuto !

Ciao,

oggi abbiamo raggiunto quota 32 fans sulla nostra paginetta di Facebook. Questo significa che adesso suddetta pagina è raggiungibile dal link http://www.facebook.com/almaliber, molto più leggibile del precedente ed astruso link. Inoltre abbiamo potuto introdurre il banner "I like" di FB direttamente sul blog.

Per ringraziarvi autorizziamo le seguenti persone a presentarsi presso la nostra sede per ritirare una bottiglia di birra "premio": Lorella D., Marco T., Stefano B., Andrea N., Matteo C., Gianluca E., Elena L., Angelo G., Valentina N., Fabio F., Alessandro N., Fausto B., Marco M., Betta. R. O., Mattia G., Claudia C. T., Daniele P., Cristian G., Martina A. A., Simone V., Matteo P.B., Katiuscia C., Chiara C., Aurora F., Marzia S., Marco P., Serena R., Matilde C., Luca B., Marco D., Miakus C... ovvero tutti i nostri fans fino a questo momento.

Avvertimento: la cotta di birra che Odino ha appena prodotto ha risentito dei malfunzionamenti che il nostro sistema ha incontrato in questa lunga fase sperimentale. Il mosto in fermentazione, cioè, ha preso delle discrete scoppole (dovute principalmente agli sbalzi di temperatura), che alla fine hanno inciso sulle qualità del prodotto. Per noi resta buonissima, per voi non saprei... :)

Grazie ancora e saluti.
MR - EM

sabato 13 agosto 2011

- Test tecnico concluso

Con oggi possiamo considerare il primo test di Odino concluso, ma soprattutto andato a buon fine! In questi ulteriori 6 giorni di ha registrato 7414 rilevazioni della temperatura (costante a 15°) con un attacco/stacco frigo di 190/190. Perfetto!

Ho notato che il contatto quasi diretto di alcune bottiglie con la piastra di refrigerazione hanno rallentato molto la maturazione della birra, mandando a nanna il lievito. Suggerisco l'inserimento di un isolante, magari polistirolo, che non esponga direttamente le bottiglie al sistema di raffreddamento. Altra nota: possiamo tranquillamente diminuire le rilevazioni della temperatura, passando da una al minuto ad una ogni 5 minuti.

@ Marco: martedì pizzino per saggiare la birraccia?


EM

mercoledì 10 agosto 2011

- Aggiornamentino

Solo due righe per dire che tutto sta procedendo secondo i piani. Odino, modalità cantina, sta mantenendo la temperatura a circa 15°, ha fatto più di 3.500 rilevazioni e attaccato/staccato per 100 volte.

Dopo questa settimana possiamo considerare concluso il test e quindi continuare la maturazione a temperatura ambiente... e da settembre si parte con la birra come si deve: all grain!

Stasera piccolo assaggio della lager di test. Sorry Marco, ma non resisto più! ^^


EM

domenica 7 agosto 2011

- Pilota automatico

Bene, bene, bene... sono tornato stanotte da Minorca e la prima cosa fatta è stata correre in soffitta a vedere come si era comportato Odino in modalità pilota automatico: una settimana intera senza monitorare il sistema!
Ha attaccato 134 volte e staccato altrettante volte con più di 10 mila rilevazioni e una tempertatura mantenuta in un range tra 21° e 22°. Missione compiuta!

Ricapitolando, il 4 luglio abbiamo preparato il mosto ed iniziata la fermentazione (22°-23°), abbiamo mantenuto la birra nei tini fino al 16 luglio facendo tre travasi. Abbiamo imbottigliato e mantenuto per una decina di giorni a circa 24°-25°, fino ad oggi abbiamo fermentato a circa 22° e ora scatterà la modalità cantina circa 15° fino ad esaurimento scorte.

L'assaggio finale lo faremo al rientro di Marco, davanti a delle buone pizze e con le relative consorti a far da primo giudice!

EM

mercoledì 27 luglio 2011

- Lager ale (?!) secondo assaggio

La nostra creatura si presenta con un colore oro pallido con lievi tonalità ambrate, all'olfatto sentori di so assai e antani... boh?! Molto brevemente è venuta bevibile, molto meglio di una comune birra industriale. Quando avrò fatto un corso per sommelier vi saprò dire di più! ^^

A circa 10 giorni dall'imbottigliamento almeno il sospetto di una possibile contaminazione batterica è stato fugato, non ha sapori troppo strani per lo stile.
Ma a proposito di stile di birra, questa nostra che cos'è?! Chi può dirlo... abbiamo usato un kit lager, ma con lievito ad alta fermentazione. E' quindi una Lager Ale, un po' come tirare una bestemmia in chiesa oppure dire che tizio è un nazi-comunista! >_< ahahahahah!!!

Dopo la prima settimana a temperatura ambiente (25° C), adesso sta continuando la maturazione, ad una temperatura leggermente più bassa (21°-22° C) tutto questo per continuare il test di Odino. Partendo sabato per Minorca, lasceremo il sistema settato in questa maniera così da poter validare la stabilità del sistema.

Dal 6 agosto si passerà alla modalità cantina portando il range a 14°-15° C

EM

lunedì 25 luglio 2011

- Odino 2.0.0 Ultimi Ritocchi

In questi giorni la temperatura è rimasta abbastanza contenuta, così non è stato necessario azionare Odino. Abbiamo così apportato le ultime modifiche, togliendo definitivamente la bread board e inserendo alcune prolunghe di alimentazione per fornire corrente ai due relè. Di seguito, ecco come appare adesso il cervello di Odino.

Come si può notare il numero dei fili scoperti è notevolmente calato ed anche la struttura complessiva ha un aspetto molto più ordinato.
Abbiamo anche approfittato per assaggiare una delle notre bottiglie di birra in maturazione, e devo dire che siamo rimasti abbastanza soddisfatti. Ma di questo potrà parlarvi in maniera più dettagliata Enrico...
Attendiamo adesso il termine della maturazione a temperatura ambiente poi di quella ad effetto "cantina".

MR

Il cervello di Odino 2.0.0 - ultimissima versione

Inside

venerdì 22 luglio 2011

- Odino 2.0.0

Approfittando della tregua che l'estate sta offrendo in questi giorni, con giornate relativamente fresche, abbiamo apportato delle sostanziali modifiche al cervello di Odino. Infatti la nostra birra sta maturando a temperatura ambiente, mai troppo sopra i 25/26 gradi, nemmeno nella soffitta di Enrico. Quindi Odino se ne starebbe comunque a riposo.

Abbiamo montato sulla scheda Arduino un LCD con relativo shield, esattamente un DFRobot LCD Shield per Arduino + LCD 16x2 comp. HD44780.
Questo oggetto permette di inserire direttamente lo schermo LCD su arduino "infilando" nei pin di della scheda di prototipazione i ponticelli già saldati. Rimangono disponibili i pin non utilizzati per la gestione dell'LCD. Questo accorgimento ci ha permesso di non ricorrere al saldatore a stagno. Inoltre sul DFRobot sono presenti alcuni bottoni utilizzabili facilmente tramite appositi controlli via software. Questi ci permettono di poter aumentare e diminuire le temperature massime e/o minime senza dover ricorrere a potenziometri.

Abbiamo poi utilizzato un quinto bottone per ottenere un "lato b" dell'LCD, ovvero per far comparire altre informazioni rispetto a quelle visualizzate di default. Questo perché 32 caratteri non sono poi moltissimi per mostrare tutti i nostri dati.
Così nel "lato A" dell'LCD appaiono temperatura massima, minima, temperatura registrata dalla sonda, temperatura di accensione/spengimento del frigo e brew belt. Nel "lato B" invece sono visualizzati il numero delle volte che Odino ha attaccato o staccato questi ultimi.

Abbiamo anche pensato a proteggere le componenti elettroniche con un po' di cartone, in modo che la polvere non si depositi sui circuiti.
Ecco, insomma, come appare il cervello di Odino adesso:

Odino 2.0.0

Odino 2.0.0 inside

LCD, lato A

LCD, lato B


MR


lunedì 18 luglio 2011

- Per far rabbia al socio...

...non c'è miglior modo per far arrabbiare Marco che provare a contenere la sua impazienza (voglia immediata di bere la birra)! Ed io oggi a 3 giorni dall'imbottigliamento ho già saggiato la birra. Dare un giudizio con così pochi giorni di fermantazione è da idioti, come d'altronde è da idioti bere una birra non ancora fermentata, ma al momento posso dire che ha un buon amaro.

Spero non ci siano infiltrazioni batteriche, se solitamente siamo attentissimi alla sterilizzazione, questa volta (data la situazione di test) abbiamo abbassato leggermente la guardia. Ora sta maturando a 25° dentro Odino, tra 2 settimane setteremo Odino in modalità cantina a 15°

EM

Ecco le prove del misfatto... Glu!Glu!Glu!



Badate che faccia soddisfatta!!

domenica 17 luglio 2011

- Caratteristiche birra

Abbiamo imbottigliato ad una densità finale di 1004, la birra dovrebbe avere 4,8 °; con l'aggiunta di 140g di zucchero per il (bulk) priming, che sarà fatto ad una temperatura costante di 20°, dovremmo ottenere circa 2,5 volumi di CO2. Per l'amaro ed il colore dobbiamo aspettare la maturazione conclusa.

Una Lager per modo di dire... abbiamo fermentato come una Ale, ma dovevamo testare Odino indi va bene così ^_^

EM

sabato 16 luglio 2011

- In bottiglia!

Con oggi terminiamo la fase 1 del primo test ufficiale, infatti abbiamo deciso che il nostro mosto è pronto per essere imbottigliato. Il test continuerà anche per le prossime settimane, infatti utilizzeremo Odino anche come "cantina". Abbiamo così posizionato le nostre bottiglie al suo interno e proveremo ad usarlo per la maturazione della nostra birra, mantenendo una temperatura costante di circa 20°.

Oggi, purtroppo, dobbiamo registrare anche un incidente di percorso. Infatti sembra essersi danneggiato in maniera irrecuperabile il nostro LCD. Economicamente non è una gran perdita, però ci è dispiaciuto molto, eravamo impazienti di vedere Odino lavorare con il display. Ne ordineremo un altro paio e nel frattempo proseguiamo come fatto fino a questo momento. L'ultima versione del nostro sketch, comunque, contiene già tutto il codice necessario per la gestione dell'LCD... quindi, appena arriveranno i sostituti, siamo pronti ad inserirli subito nel sistema.

Tra qualche inghippo, malfunzionamento e, tuttavia, molte conferme, continuiamo verso la piena maturazione della nostra prima cotta targata Odino :)



MR

giovedì 14 luglio 2011

- Ancora buoni riscontri

Anche nelle ultime ore Odino sembra essersi comportato bene.
Con la nuova versione dello sketch uploadata su Arduino, il sistema sembra aver acquisito una certa stabilità.

Sabato abbiamo deciso di imbottigliare la birra ed Enrico ha avuto la brillante idea di usare Odino per mantenere le bottiglie al fresco. Stesso funzionamento, solo che invece di inserire la sonda dentro il mosto, la piazzeremo dentro il frigo, misurando la temperatura ambiente. Avremo così modo di mantenere le bottiglie in una "cantina virtuale" e di testare ancora il nostro sistema.


mercoledì 13 luglio 2011

- Odino si arrichisce

Finalmente siamo riusciti a capire come funziona il piccolo display LCD che abbiamo acquistato qualche giorno fa. Lo abbiamo interfacciato ad una seconda scheda Arduino ed abbiamo eseguito lo sketch che adesso sembra pilotare correttamente Odino. Come si può notare è molto comodo monitorare in questo modo la temperatura del mosto, i valori massimi e minimi. Un deciso valore aggiunto.
Peccato che mentre ero intento a saldare i collegamenti, una goccia di stagno fuso sia caduta proprio sull'LCD, per fortuna in una zona poco invsiva (in basso a sinistra).

Contiamo di montarlo presto, forse non durante questo test (sabato si imbottiglia), ma sicuramente il display farà parte della dotazione di Odino nel prossimo futuro.

MR



martedì 12 luglio 2011

- Good News

Stamattina ho sentito Enrico per chat, e pare che nelle ultime ore Odino abbia fatto il suo dovere.
Odino ha azionato/fermato il frigo quando necessario ed abbiamo riscontrato il mosto ad una temperatura accettabile, intorno a 23 gradi. L'ultima modifica operata nello sketch ha eliminato definitivamente le istruzioni delay per intervalli lunghi (mentre abbiamo lasciato i delay di pochi millisecondi). Siamo infatti sempre più convinti che lunghi delay ripetuti generino problemi al sistema.

Ieri sera è arrivato via corriere espresso il nostro LCD, con il quale contiamo di monitorare costantemente la situazione. Poteva funzionare alla prima? Naturalmente no. Nonostante siamo sicuri di averlo interfacciato correttamente ad Arduino, si accende, ma non visualizza i caratteri...
Ho mandato una email al venditore per chiedere spiegazioni, nella speranza che già qualcuno abbia riscontrato questo problema.

Oggi è previsto il primo travaso del mosto, per eliminare una parte di fondata. Sabato si imbottiglia.

La fine del primo test (perché questo di fatto è, un test) si avvicina...

MR


update ore 13.15
Travaso effettuato, il lievito ha lavorato piuttosto bene facendo scendere la OG da 1060 a 1008. Nonostante qualche inciampo direi che Odino sta facendo bene il suo mestiere.

EM

domenica 10 luglio 2011

- Tensione...

A seguito della telefonata avuta con Marco S. di Ethermania, seguendo i consigli da lui ricevuti, ho monitorato le tensioni in ingresso sui vari componenti del sistema. Ho verificato che alimentando Arduino via USB, nonostante che sulla carta venga garantita una tensione di 5V, di fatto ne arrivava al sistema un po' meno. Questo però era sufficiente disturbare la sonda, i cui valori non risultavano attendibili.

Ho inoltre deciso di apportare alcune modifiche al nostro Odino: ho inserito un potenziomentro per variare la temperatura massima (superata la quale il sistema si accende), 2 led per visualizzare la temperatura massima impostata (spento/acceso = 22, acceso/spento=23, acceso/acceso=24), 1 led verde che si accende se il frigo parte almeno una volta dall'ultimo controllo effettuato ed un bottone che serve per spengere il led verde quando occorre. Domani dovrebbe arrivarci via corriere espresso un display LCD con il quale contiamo di visualizzare i dati in tempo reale senza avvalersi del fastidioso monitor sariale da PC.

Il "cervello" di Odino - 11 Luglio 2011


Sempre più fiduciosi proseguiamo.

MR

sabato 9 luglio 2011

- La cortesia esiste ancora

Queste ultime ore non sono state molto soddisfacenti per noi. Purtroppo Odino si è inceppato diverse volte e non siamo proprio riusciti a capirne il motivo. Abbiamo eseguito diversi test ma sembra proprio che alimentando Arduino tramite la tradizionale 220, cause il verificarsi misteriose circostanze, il frigorifero non si attivi come dovrebbe.

Dopo infruttuose ricerche in rete, ho deciso di scrivere una email al gestore del sito Ethermania, Marco S., spiegandogli la situazione. Questa mattina Marco mi ha risposto invitandomi a contattarlo telefonicamente. Dimostrando una disponibilità ed una gentilezza rare, Marco S, che mi è sembrto davvero competente in materia, è srato ad ascoltare attentamente il sottoscritto, che di competenza invece ne ha davvero poca. Marco S ci ha dato alcune dritte su come migliorare il nostro sistema, spiegandoci di valutare attentamente la tensione fornita alle varie componenti (sonda e relay) ed invitandoci ad alimentare arduino attraverso la porta a voltaggio stabilizzato.

Onestamente, al termine della telefonata, mi sono abbastanza rincuorato, perchè il nostro sistema alla fine sembra essere concepito correttamente... sembra occorra valutare alcuni aspetti relativi alla tensione. Sono fiducioso che troveremo una soluzione.

Grazie di cuore a Marco S. per la disponibilità dimostrata.

MR

venerdì 8 luglio 2011

- Anche iMac partecipa

Brevissimo post, solo per dire che anche su iMac le rilevazioni della temperatura tramite la sonda sono decisamente migliori. Quindi gli sbalzi sono sa imputare al Windows.

giovedì 7 luglio 2011

- Ricapitolando...

Allora, ricapitolando:

a quanto pare tutti i problemi che abbiamo avuto fino a questo momento non dipendevano né dalla tensione della corrente, né dalla funzione "delay", né dallo scketch... la situazione sembra essersi stabilizzata disabilitando la scrittura su porta seriale (che ci permetteva, tramite un apposito monitor, di vedere in tempo reale i dati registrati dalla sonda). A volte problemi che sembrano insormontabili presentano soluzioni semplici.

La scheda Arduino ha cablati due led chiamati RX e TX che si illuminano, rispettivamente, quando Arduino riceve o invia dati dalla/alla seriale. Non avevamo fatto caso che alcune volte il led TX rimaneva acceso costantemente, segno che Arduino bloccava la seriale. In questi casi l'intero sistema si inceppa, non attaccando o staccando il frigo quando necessario. Avendo cura di non lasciare MAI illed TX bloccato sullo status on (acceso), Odino sembra funzionare correttamente, sia alimentato via PC, sia alimentato direttamente tramite corrente tradizionale.

La giornata di oggi inoltre ci ha inoltre "insegnato" che lo scketch originale funzionava meglio di quello che solo stanotte abbiamo rilasciato come migliore. Non abbiamo avuto tempo di indagare accuratamente sulla questione, ma i valori della temperatura del mosto rilevati dalla sonda, non ci convincevano troppo. Abbiamo così deciso di fare un downgrade alla versione precedente del nostro scketch.


MR

- Eureka!

Anche stanotte abbiamo fatto le ore piccole per testare il sistema.

Prima abbiamo dato la colpa alla scrittura su seriale, poi alla tensione non costante, poi di nuovo alla scrittura su seriale. Abbiamo usato una doking station ma niente... abbiamo staccato la board Arduino Uno dall'alimentazione dell'impianto domestico e l'abbiamo attaccata ad una pila da 9V, ma la necessità di dover cambiare la pila almeno 2 volte la settimana ci ha fatto scervellare dell'altro per trovare una soluzione...

1) Abbiamo tolto la scrittura su seriale: per leggere la temperatura del mosto ci dobbiamo affidare al termometro adesivo del fermentatore che però non è preciso al centesimo ovviamente e in oltre segna 2° in più della realtà. Abbiamo quindi ordinato e comprato uno schermo LCD e due potenziometri: così si passerà ad Odino 1.5! Per modificare il limite inferiore e superiori della temperatura basterà girare i potenziometri e per avere la temperatura sotto controllo in tempo reale e con precisione leggeremo sullo schermo LCD.

2) Abbiamo (ad essere onesti è stato Marco!) modificato lo sketch individuando nella funzione delay un possibile ulteriore problema. Ecco la email di Marco:

Ciao Enrico,
ti mando il nuovo sketch da caricare su Arduino. In pratica ho sostituito la funzione delay con un altra migliore, basandomi su alcuni consigli che ho trovato on-line.

Sostanzialmente adesso la funzione viene eseguita ogni tot secondi. Io ho impostato ogni 5 minuti. Prima il massimo era ogni 15/20 secondi. Inoltre ho capito che la funzione delay non è molto attendibile.

Ho fatto alcune prove con un sensore termico uguale al nostro, acqua e ghiaccio e sembra funzionare correttamente. Sia con alimentazione da PC sia da doking station tutto ok. NESSUN problema con le porte, mai... però consideriamo che non ho il relè attaccato.

Ti confermo inoltre che anche su MAC le rilevazioni sono migliori, uguale a UNIX. Quindi l'oscillazione è da imputare a Windows.

Chiamami pure al cell se hai bisogno, anche se vedo che te la cavi benissimo da solo :)

Fai una copia del vecchio sketch prima di uploadarlo.

Il mosto adesso è a 22.37°...


EM

p.s. Marco metti le foto!!! ^^

mercoledì 6 luglio 2011

- Con Ubuntu va meglio!

Nell'Ubuntu Software Center è presente una release per l'installazione di Arduino, il problema è che l'aggiornamento risale a Gennaio 2010, mentre la scheda Arduino Uno (quella da noi utilizzata) è stata commercializzata una decina di mesi dopo.

Morale della favola per Ubuntu 10.10 (Maverick) e superiori c'è da fare un simpatico workaround. Fortunatamente esiste una guida "for dummies" con tanto di mille screenshot: Complete Numpties Guide to Arduino on Ubuntu

Così anche Ubuntu potrà leggere la board Arduino Uno. Confermiamo che le rilevazioni fatte con Ubuntu sono più credibili, ogni 8 secondi non è possibile vedere sbalzi di temperatura di 0,20° come accade su Windows.

Ora c'è però da capire come mai ogni tanto la porta USB s'inceppa... rimane acceso il led giallo TX della board, quello che s'illumina ogni volta che sul monitor del PC viene riportata la temperatura rilevata. Altri vari tentativi ci faranno risolvere l'arcano mistero!

EM

martedì 5 luglio 2011

- Os mishap

Controllo ore 13.30: "Damn! il frigo non va eppure segna 23,57°"
Attacca il pc, stacca il pc, attacca diretto: il frigo parte, ma non c'è monitoraggio, ora stacca e riparte il monitoraggio. E ora?!

Tenta che ti ritenta si scopre che il programma scaricato per Linux ogni tanto decide di cambiare la porta seriale e quindi il sistema non riesce più a comunicare e si blocca. E' vero, non era riconosciuta la scheda Arduino Uno (quella che stiamo usando), ma avevamo trovato un settaggio alternativo che consentiva di far partire il tutto.

La riprova l'abbiamo avuta compilando il programma su Windows, ora funziona. Non è più precisissimo nelle rilevazioni, da degli scostamenti un po' fantasiosi e atletici: salti di 0,15° - 0,20°, mentre prima (con Ubuntu) scostamenti più realistici di pochi centesimi.

Ora cercheremo nuovi driver e un'interfaccia per Ubuntu e quindi ricompileremo. In tanto la fermentaione va alla grande, l'unica paura è quella di una qualche contaminazione batterica... vabbé alla fine è un test, no? Ma se la birra vien buona siamo più contenti!!! ^_^

Stay tuned,
EM

- A tutta birra! (test n. 1)

A 12 ore dall'inoculazione del lievito la fermentazione è partita alla grande!

Qualche passo indietro... ieri pomeriggio ho preparato tutta l'attrezzatura sterilizzando tutto usando la varechina. Alle 18 circa è arrivato Marco, ha settato Odino e mi ha spiegato come tenere sott'occhio la temperatura, poi per un suo impegno è dovuto scappare. :°°°(

Stiamo facendo una cotta da 5 galloni (23 litri) di birra lager da kit, abbiamo deciso di stare contenuti nelle spese ed utilizzare un vecchio barattolo standard (con lievito secco) che avevamo per testare il sistema. Teoricamente la lager dovrebbe fermentare a temperature più basse, ma essendo un kit per principianti ho pensato avesse un lievito ad alta fermentazione, stiamo lavorando sui 22°... boh, si vedrà!

Per prima cosa ho scaldato per 15 minuti a bagnomaria il barattolo e separatamente 3 litri di acqua, quindi aggiunto 1 kg di zucchero. Per lo zucchero, complice la mia ragazza che mi ha trascinato alla Coop, ho voluto usare zucchero di canna biologico: lo zucchero di canna rispetto a quello raffinato ha un sacco di proprietà organolettiche in più, poi ha degli aromi molto più interessanti! Ho versato il malto luppolato nell'acqua zuccherata e portato il tutto ad una temperatura di circa 60°, evitando la bollitura (a riguardo ci sono diverse scuole di pensiero).

Ho versato altri 3 litri di acqua nel fermentatore e quindi il malto, ho aggiunto la restante acqua (3 litri della quale da frigo per accelerare il processo di raffreddamento). Ora viene il bello... ho portato i 23 litri in soffitta (maremma maiala che caldo!) ed ho iniziato l'ossigenazione, in tutto ho fatto 6 passaggi. L'operazione è durata diverso tempo, tanto che mi sono portato su da mangiare ed ho cenato respirando l'odore del mosto!!! ^^



Finita l'ossigenazione il mosto aveva una temperatura di circa 25°, ho preso un bicchiere, vi ho messo il lievito secco (alias lievito cacca) e versato circa 200 ml di mosto per la reidratazione. Anche qui ci sono diverse scuole di pensiero chi consiglia di usare solo acqua, chi il mosto: io sono per la seconda! Dopo 10 minuti circa ho versato il lievito nel fermentatore, ho dato una vigorosa mescolata e via dentro Odino.

Dopo 4 ore, a mezzanotte e mezzo il mosto aveva una temperatura di 21.98° (ambiente 28°). Dopo un'altra ora, complice una pioggia estiva la temperatura ambiente è scesa a 25°, ma il mosto stoicamente ha resistito a 21.97°. Dopo 12 ore: ambiente 25°, mosto 22.95°. Odino sta funzionando alla grande, mitico Marco!!!! Evvai con la fermentazione tumultuosa!


EM

lunedì 4 luglio 2011

- La prima cotta

Oggi, 4 luglio, è un giorno importante perché abbiamo deciso di iniziare la nostra produzione, testando così il corretto funzionamento di Odino non più utilizzando un fermentatore pieno d'acqua, ma bensì colmo di mosto!

La soffitta di Enrico, dove abbiamo collocato il nostro impianto, rappresenta un buon luogo per il test... la temperatura non va mai sotto i 28 gradi, neppure di notte.

Se tutto andrà a buon fine, produrremo una cotta (5 galloni) di Lager, ma quello che è più importante potremmo contare su Odino, un ambiente di produzione a temperatura costante con il quale sbizzarrirsi!


MR



- Odino

Come tutti i buoni birrai sanno, d'estate può essere un problema trovare un luogo adatto alla fermentazione. Se poi si è costretti a birrificare in soffitta... allora l'esigenza di trovare un modo per mantenere la temperatura costantemente sotto una certa soglia diventa indispensabile. Nasce così Odino è il nostro impianto di fermentazione MOLTO artigianale, la costruzione del quale ci ha occupati per un mesetto buono.

Ci siamo procurati un vecchio frigorifero, una scheda di prototipazione Arduino, un sensore di temperatura, un po' di cavetti, una brew-belt ed un paio di relè. Abbiamo costruito una sonda termica da immegere nel mosto e collegata alla scheda Arduino che a sua volta, al raggiungimento di una temperatura fissata, fa scattare un relè che accende il frigorifero. Naturalmente il fermentatore col mosto sta dentro il frigo. Quando il mosto si è raffreddato a sufficienza, Arduino stacca il frigorifero.

La parte più complicata di tutto il sistema è stata la costruzione della sonda termica. Abbiamo impiegato un po' di tempo a capire come renderla impermiabile, ma alla fine sembra reggere i liquidi a dovere. 8 giorni continui di immersione con riscontri corretti ci sono sembrati sufficienti... quindi siamo partiti con la fase due: la produzione di una cotta vera e propria!


MR